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repubblica platone traduzione

Il Bene è quindi indefinibile (se non appunto attraverso un'immagine, quella del sole), e la scienza del Bene non è una scienza tra le altre, ma è la scienza prima necessaria non solo a chi deve governare uno Stato, ma a chiunque si debba occupare di una scienza specifica, poiché è la scienza della verità, che accomuna e fonda tutte le altre scienze[35]. A questo riguardo, però, gli studiosi sono divisi: Dümmler ha ipotizzato che il Libro I sia stato inizialmente diffuso come dialogo autonomo, forse con il titolo di Trasimaco,[21] sebbene non si possa escludere che Platone, nello scrivere questo libro, avesse già in mente un'opera più ampia, alla cui stesura ha atteso per decine di anni.[22]. Il dialogo, come in genere quelli della maturità di Platone, ha una "cornice" narrativa: la ricostruzione del banchetto tenutosi nel 416 a.C. in casa del poeta tragico Agatone, in cui il tema dell'amore era stato affrontato da 6 fra i più illustri esponenti dell'élite culturale di Atene, è … ὅπῃ μέντοι καὶ ὅπως εἰς τὸ σῶμα ἀφίκοιτο, οὐκ εἰδέναι, ἀλλ' ἐξαίφνης ἀναβλέψας ἰδεῖν ἕωθεν αὑτὸν κείμενον ἐπὶ τῇ πυρᾷ. «Il pittore, il costruttore di letti, il dio: ecco i … Platone - Repubblica Schema del contenuto della Repubblica. [5] A questo proposito, si noti la vicinanza tra le tesi di Callicle e quelle di Trasimaco nel Libro I. Questa divisione non è però operata dagli stessi uomini, bensì dalla natura, una forza superiore all'uomo, che rende lo stesso cittadino tale fin dalla nascita: non esiste un individuo apolide. VERSIONI GRECO raggruppate per libro di testo scolastico, release check: 2020-12-11 20:16:57 - flow version _RPTC_G1.1. Perché ciò avvenga, Platone dice che è necessario estinguere la ricchezza e la povertà, poiché chi è ricco non lavora, chi è povero fa ciò che più gli rende; è inoltre necessario abolire la vita familiare, dato che solitamente accade che il figlio del calzolaio finisca per fare il calzolaio, quindi non deve esistere la "tradizione di famiglia". E la sua curiosità, per quanto espressa con la sua tipica ostentazione di malagrazia sembra tanto genuina quanto quella dei fratelli di Platone: Trasimaco, come loro, vuole da Socrate - che cerca sempre di scappar via nei punti politici cruciali dell'argomentazione - discorsi che non si riducano a una mera speculazione. Non solo: gli dèi sono giusti, e pertanto amici di chi è giusto. Il primo attacco da parte di Socrate consiste nel seguente sillogismo[14]: Questo frettoloso argomento rileva la non-equivalenza dei due enunciati: "giusto è fare l'utile del più forte" e "giusto è obbedire sempre al più forte", in quanto il più forte potrebbe dare ordini contrari al proprio interesse. Nella seconda metà del Libro VI, dopo aver parlato dell'idea del Bene, Platone per bocca di Socrate espone la metafora della linea: «Considera per esempio una linea divisa in due segmenti disuguali, poi continua a dividerla allo stesso modo distinguendo il segmento del genere visibile da quello del genere intelligibile.». Καὶ οὕτως, ὦ Γλαύκων, μῦθος ἐσώθη καὶ οὐκ ἀπώλετο, [c] καὶ ἡμᾶς ἂν σώσειεν, ἂν πειθώμεθα αὐτῷ, καὶ τὸν τῆς Λήθης ποταμὸν εὖ διαβησόμεθα καὶ τὴν ψυχὴν οὐ μιανθησόμεθα. Equiparando questa definizione alla seguente: "Giusto è beneficare gli amici e danneggiare i nemici. [2] Questo processo di purificazione porta Socrate ad abbracciare a poco a poco delle tesi che non sono sue, bensì appaiono di natura piuttosto platonica, e legate soprattutto al momento storico che Platone viveva dopo la guerra del Peloponneso: la presa della città ad opera di Crizia, il quale instaurò il governo dei Trenta Tiranni, e la condanna a morte del maestro Socrate. «La terza è l'opera del pittore. Come il sole, quindi, illumina gli oggetti e li rende visibili alla vista, così dal Bene si irradiano verità (ἀλήθεια) e scienza (ἐπιστήμη). Lo Stato ha un'origine naturale: si tratta di una teoria che si differenzia da quelle moderne, propense a pensare lo Stato come oggetto di un contratto preciso. Traduzione libro I PLATONE REPUBBLICA LIBRO PRIMO Ieri scesi al Pireo con Glaucone, figlio di Aristone,(1) per pregare la dea e nello stesso tempo per vedere come avrebbero celebrato la festa,(2) dato che è la prima volta che la fanno. La Repubblica, che è la traduzione tradizionale del titolo, è un po' fuorviante, derivata dal latino, e in particolare da Cicerone. Così, chi è adatto a fare il falegname farà il falegname, chi ha talento nell'architettura farà l'architetto. Ma Trasimaco non si dà per vinto: per prima cosa, egli sostiene, chi giova ai propri sottoposti lo fa solo per tornaconto personale. Testo greco a fronte di Platone, Reale, G., Radice, R.: spedizione gratuita per i clienti Prime e per ordini a partire da 29€ spediti da Amazon. Recensione di Niobe - 01-06-2016. Platone poteva immaginare una società ideale come descritto nella Repubblica. Socrate e Trasimaco si accordano inoltre che chi è giusto tenta di prevalere sugli ingiusti, ma non sui giusti, mentre chi è ingiusto vuole prevalere su tutti. Traduzione e commento a cura di Mario Vegetti Area scientifico-disciplinare M-FIL/07 Storia della Filosofia Antica Responsabile Prof. Mario Vegetti Docenti coinvolti Dott.ssa F. de Luise (Università di Trento); prof.ssa F. Calabi, dott.ssa S. Campese, prof.ssa S. Gastaldi (Università di Pavia); dott. Glaucone, nell'incipit del Libro II, divide i beni in tre parti: desiderabili per sé, desiderabili per sé e per i vantaggi che portano, desiderabili solo per i vantaggi che portano. La prima, infatti, è l'utile del più forte, e pertanto non fornisce alcun vantaggio ai deboli; la seconda, invece, consente di avere la meglio in ogni accordo privato e pubblico, di guadagnare denaro e reputazione e persino di instaurarsi al potere con un colpo di Stato: il tiranno, cultore della "somma ingiustizia", è appunto sommamente felice e ricco, così come l'ingiustizia, e non la giustizia, è utile e vantaggiosa di per se stessa[16]. La classe dei governanti-filosofi deve stare al potere, in quanto classe di innata sensibilità, di inesauribile curiosità intellettuale; i filosofi vogliono capire e non solo constatare, ma anche far funzionare la convivenza. Partendo da questi temi, Platone, tramite le parole di Socrate, costruisce uno Stato ideale dove vige una giustizia teoricamente perfetta, definita Kallipolis. Trasimaco è ancora presente. ",[11] Socrate inizia la confutazione di tale opinione facendo notare che, se si accetta ciò, ne deriva che la giustizia può essere utile in tempo di guerra, ma non in tempo di pace, poiché essa sarebbe "inutile per l'uso di ciascuna cosa, e utile invece quando non se ne fa uso": a essa sarebbe infatti preferibile, volta per volta, l'arte "specifica" per la situazione. Il comunismo (repubblica) L’argomento ha attratto l’interesse dei filosofi sia nel secolo scorso, sia in questo. Il formato del testo è caratterizzato dall'eliminazione degli a capo presenti nelle edizioni tradizionali, quando dovuti ad esigenze puramente tipografiche. La vera conoscenza è quella che si rivolge alla realtà in sé, non alle apparenze, ma agli oggetti reali di cui gli oggetti sensibili sono solo imitazioni. Il Libro I può essere in effetti considerato un'unità relativamente autonoma, e recenti studi stilometrici fanno ritenere probabile che sia stato scritto precedentemente e separatamente rispetto agli altri nove[20], forse un dialogo a sé stante successivamente inglobato come proemio alla Repubblica. A questo punto, Socrate ricorre a esempi di persone sapienti (il musicista, il medico) dimostrando che chi è saggio non tenta di avere la meglio sui saggi, ma solo sugli stolti, mentre gli ignoranti desiderano prevaricare tanto i saggi quanto gli altri ignoranti. Traduzione libro II PLATONE la REPUBBLICA LIBRO SECONDO Dopo aver detto questo io credevo di essermi sbrigato dalla discussione; ma quello, a quanto pare, era soltanto il proemio. Quest'ultima è l'esempio più celebre di quelle teorie politiche che col passare dei secoli prenderanno il nome di utopie. Ha avuto il suo spazio anche una lettura da parte di Popper, il quale ha intravisto nello stato ideale del filosofo greco il prototipo del moderno stato autoritario con la struttura gerarchica della società, il culto dei capi, la purezza del sangue, la sanità della razza. Il Libro X, infine, che riprende i temi dell'educazione e dell'arte, e narra il celebre mito di Er, sembrerebbe avere una funzione di appendice.[9]. Attraverso di esso, Platone intende argomentare intorno al concetto di anima e a quello di metempsicosi, oltre che mostrare come nella vita dell'uomo coesistano il caso, la libertà e la necessità. Tuttavia, Socrate si trova in difficoltà, perché non riesce a circoscrivere la giustizia nell'individuo: si appresta allora a ricercarla all'interno dello Stato, ritenendo di poter assistere, parallelamente alla nascita di uno Stato, anche alla nascita della giustizia, in una versione "ingrandita" (stante l'analogia tra giustizia nello Stato e giustizia nell'individuo) che permetterà di giungere più facilmente alla risposta. Recensioni. Io suggerisco di iniziare con Platone . Trovata la giustizia nello stato giusto, viene ricercata nell'uomo giusto: l'anima è divisa in razionale, irascibile e concupiscibile e la giustizia esiste solo quando le tre parti sono in armonia tra di loro. platone - indice delle opere Il testo platonico qui presentato è frutto del confronto tra diverse edizioni. Particolarmente interessante è la posizione della donna nello stato ideale: questa viene considerata quasi al pari dell'uomo; anche se fisicamente più debole, anch'essa può prendere parte ai combattimenti. Da Platone, Leggi Nel nostro Stato ideale, la carica di gran lunga più importante, fra tutte le più alte cariche dello Stato, sarà questa: il ministro dell’istruzione. Platone La Repubblica 2 Premessa Libro 1. Platone non condanna solamente le forme artistiche figurative, ma si dichiara apertamente contrario anche alle rappresentazioni teatrali; in particolar modo al genere della tragedia. Socrate dunque espone i vari compiti di ogni cittadino, dalle guardie allo studio della conoscenza. Da questa similitudine, egli induce che chi è giusto è anche saggio, mentre chi è ingiusto è stolto (le due coppie di classi, infatti, presentano le medesime caratteristiche). Socrate arriva allora alla conclusione che il tiranno è l'uomo più infelice, al contrario di ciò che pensavano inizialmente i suoi amici; infatti, egli è ingiusto e vive nel terrore, ma soprattutto è solo, non ha amici ed è circondato da persone corrotte e malvagie. [12] La definizione di cui sopra è pertanto confutata. Glaucone: allievo di Socrate che lo accompagna da Cefalo, bisogna ammettere (come per altro fa Trasimaco) che i governanti possano, nel legiferare, ingannarsi e promulgare leggi contro il proprio interesse (, ma si è assodato che è giusto obbedire sempre ai governanti (, parte dell'anima: "irascibile" o "passionale" (. Nome del libro in formato ebook: Repubblica - Platone - epub. Molti, da Marx a Rousseau, hanno visto in quest'opera di Platone un primo abbozzo di socialismo[39], sottolineando gli aspetti comunitari ed anti-individualistici, leggibili nel celebre concetto di bene collettivo e nell'idea della comunanza dei beni e delle donne. LIBRO PRIMO I. Prologo drammaturgico [327 A - 328 D] l. L'incontro di Socrate con Polemarco [327 A - 328 B] Il dialogo si apre con il racconto di Socrate il quale, mentre torna in compagnia di Glaucone dalle celebrazioni per la dea Bendis, si imbatte lungo la strada in Polemarco, Adimanto e nei loro amici, i quali invitano i due a recarsi a casa di Cefalo e Polemarco per partecipare ai festeggiamenti previsti per la serata. La questione diventa più complessa quando si tratta di definire la collocazione del Bene, riguardo alla quale il dibattito è ancora aperto. «Certamente». L'opera ruota intorno al tema della giustizia, sebbene il testo contenga anche una moltitudine di altre teorie platoniche, come il mito allegorico della caverna, la dottrina delle idee, la concezione della filosofia come dialettica, una versione della teoria dell'anima differente rispetto a quella già trattata nel Fedone e il progetto di una città ideale, governata in base a principi filosofici. La repubblica. Quindi il caso non assicura una scelta felice mentre determinanti potranno essere i trascorsi dell'ultima reincarnazione. In secondo luogo (e questa è la tesi più forte ed interessante) la giustizia non è affatto più forte dell'ingiustizia, bensì il contrario. La città è un semplice villaggio di contadini con precisi compiti, poi si amplia, e necessita un corpo di guardia, e successivamente una coscienza del popolo, che consiste nell'educazione e nello studio del sapere. A questo proposito, Socrate tratta anche il tema della conoscenza, spiegando che ne esistono tre tipologie: l'ignoranza, che è mancanza di conoscenza, la scienza, che è conoscenza di ciò che è (τὸ ὄν), e l'opinione, che è conoscenza insieme di ciò che è e di ciò che non è, cioè del divenire (τὸ γενέσθαι)[29]. Infine, Platone fa chiarire al suo maestro il ruolo dell'arte: Socrate ne esprime un giudizio negativo in quanto, dal punto di vista metafisico, è l'imitazione del mondo sensibile, che già di per sé è l'imitazione del mondo delle idee e, sul piano gnoseologico, rispecchia il mondo dell'opinione; dunque il filosofo non può far altro che denigrarla. Trasimaco, in realtà, propone un concetto di giustizia di tipo prettamente politico, essenzialmente avulso dalla sfera morale. La Repubblica risale al periodo cosiddetto della maturità di Platone, e l'interpretazione tradizionale la considera come un nuovo tentativo di dare una risposta soddisfacente alle obiezioni avanzate in precedenza da Callicle nel Gorgia, secondo cui la virtù e le leggi della polis sono un trucco escogitato da una massa di deboli per irretire la brama di potere degli individui migliori, pochi di numero ma portati per natura a governare. Né di un Platone comunista si può parlare, anche perché applicare categorie moderne agli antichi pensatori è sempre molto pericoloso e rischia di travisare completamente l'esatta portata di un'idea. Solo la conoscenza intelligibile, cioè concettuale, assicura quindi un sapere vero e universale; l'opinione invece, fondata sui due stadi inferiori del conoscere, è portata a confondere la verità con la sua immagine[33]. traduzione di Platone nel dizionario Italiano - Inglese, consulta anche 'Plutone',pastone',platano',platino', esempi, coniugazione, pronuncia Mentre la maggior parte degli uomini inserirebbe la giustizia nel terzo gruppo, Socrate la inserisce nel secondo poiché, a suo dire, non porta bene soltanto agli altri ma anche a sé stessi. Infine, tra i migliori vengono scelti coloro che, per diventare buoni governanti, intraprenderanno lo studio della filosofia e della dialettica, la massima scienza. Al livello più basso della conoscenza vi è l'opinione (doxa), la quale si rivolge agli oggetti sensibili, i quali, come verrà spiegato ancora meglio in seguito con il mito della caverna, non sono reali ma mere apparenze, ombre. Di diverso avviso è però Mario Vegetti, che nell'edizione da lui curata della Repubblica afferma che il Bene non può trascendere il piano delle idee, in quanto è esso stesso un'idea; esso occuperebbe tuttavia all'interno del piano dell'essere una posizione eccezionale ed eccedente, e la sua superiorità non sarebbe ontologica, bensì solo assiologica[37]. Si entra così nel vivo del dialogo. Bookshop: Libri sulla Repubblica di Platone - A. Badiou, La Repubblica di Platone, a cura di I. Bussoni, Ponte alle Grazie 2013 - Euro 28.00 23,80 - Veronica Santini, Filosofo e il mare. Scopri La Repubblica di Platone, Sartori, F.: spedizione gratuita per i clienti Prime e per ordini a partire da 29€ spediti da Amazon. Il Bene/Uno si contrappone alla molteplicità, ponendosi su un piano superiore dell'essere in quanto causa e fondamento dell'essere stesso[36]. Plato was able to imagine an ideal society as described in the Republic. La divisione del lavoro è infatti alla base della creazione di una comunità di cittadini, i quali non sono in grado di sopperire da sé ad ogni esigenza, ma sono costretti a collaborare e dividersi i compiti: per questo motivo, ognuno dovrà specializzarsi in una techne ed eseguire solo quella[27][28]. «Sì », disse. Successivamente, viene chiesto a Socrate di cercare di definire la giustizia in sé, cioè l'idea (εἶδος) di giustizia, evitando i soliti argomenti di elogio e cercando inoltre di dimostrare che essa è sempre più vantaggiosa dell'ingiustizia (fugando quindi le tesi sostenute da Trasimaco)[24]. Ed è proprio anche alla Repubblica platonica che si riferisce Machiavelli quando, sprezzante, afferma, contro ogni utopismo politico: «Molti si sono immaginati repubbliche e principati che non si sono mai visti né conosciuti essere in vero». Repubblica è lopera di Platone che più ha influenzato la politologia e il pensiero moderno, che più ha infiammato studiosi e statisti di ogni epoca. l'abolizione della proprietà privata era solo nei confronti dei governanti e dei guardiani perché non cadessero in ciò che noi oggi usiamo chiamare "conflitto d'interesse"; forti disparità sociali permanevano, era comunque un'ideologia "classista" (si pensi alla suddivisione degli uomini in "bronzei", "argentei" e "uomini d'oro"); Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 26 nov 2020 alle 19:17. Socrate descrive l'idea di Bene: è come un sole che nella sua perfezione illumina di saggezza; successivamente traccia una linea in quattro segmenti: immagini sensibili, oggetti sensibili, enti matematici e Idee, conoscibili attraverso, rispettivamente, l'immaginazione (εἰκασία), la credenza (πίστις), la ragione discorsiva (διάνοια) e l'intellezione (νόησις). Cefalo: anziano proprietario della casa dove si svolge il dialogo, felice d'aver accumulato beni materiali, sostiene che in ciò consistano giustizia e felicità nella vita. Si viene così ad affrontare uno dei passi più importanti e dibattuti della Repubblica, le pagine dei Libri VI e VII in cui Platone afferma il primato del Bene rispetto alle altre idee, paragonandolo al sole: «Come nella sfera visibile la luce del sole e la vista correttamente si possono ritenere simili al sole, ma non è corretto ritenere che esse siano il sole, così in quest’altra sfera è corretto ritenere che scienza e verità siano entrambe simili al buono, ma scorretto sarebbe pensare che l’una o l’altra di esse siano il buono: degna di onori ancor più alti è la condizione di buono.». La Repubblica è un'opera filosofica in forma di dialogo, scritta approssimativamente tra il 390 e il 360 a.C. dal filosofo greco Platone, la quale ha avuto enorme influenza nella storia del pensiero occidentale. Non per nulla, continua il filosofo, i cittadini giusti salgono al potere a malincuore perché costretti, e non spontaneamente, come invece farebbero se fosse un compito gradito. Alla fine dell'opera si trova il mito di Er[38]. Repubblica – Platone – pdf Presentazione di Luciano De Crescenzo Con un saggio di Francesco Adorno A cura di Enrico V. Maltese Traduzione di Giovanni Caccia Edizione integrale Il... Repubblica – Platone … Inoltre, Socrate tiene a precisare che oltre agli artigiani specializzati dovranno esservi anche soldati addestrati esclusivamente all'arte della guerra, la quale è una techne al pari delle altre. Si ha dunque una aporia, cioè un dialogo che non porta da nessuna parte, inconcludente. Egli divide quindi i cittadini in tre classi-funzione: gli artigiani, classe più bassa con l'obiettivo di lavorare e procurare i beni materiali, i guardiani (φύλακες, phýlakes), che invece dovranno proteggere lo Stato, ed infine i governanti o filosofi (ἄρχοντες, árchontes), gli unici in grado di poter governare lo Stato con morigerata saggezza. Platone La Repubblica «La seconda è quella costruita dal falegname». La Repubblica, che è la traduzione tradizionale del titolo, è un po' fuorviante, derivata dal latino, e in particolare da Cicerone. … L'opera è strutturata in dieci libri e ha per protagonista Socrate, ma un Socrate che, come molti studiosi hanno ben visto, è decisamente diverso da quello degli altri dialoghi, e che in più punti va modificandosi, a poco a poco, in un processo di katábasis, indicato nella frase iniziale del dialogo: «Ieri scesi al Pireo...». Tornando nella caverna dovrebbe riabituare gli occhi all'oscurità e sarebbe deriso dai compagni qualora provasse a raccontare ciò che ha visto[34]. Platone in particolare era già stato, almeno in parte, conosciuto e … Egli anzi identifica le persone ingiuste con quelle accorte e intelligenti, e i giusti con gli stupidi e gli ingenui. Platone La Repubblica forte». Nello Stato ideale proposto da Socrate si impone al cittadino di fare il solo mestiere che gli è stato attribuito direttamente dallo Stato. (Τί ἐστι ἡ δικαιοσύνη;)». Le versioni del tuo libro senza doverle cercare? PLATONE: REPUBBLICA. Durante le feste Bendidie, Socrate si reca con Glaucone e altri a casa di Cefalo. ma questo non vuol dire che non possano esserci donne in grado di ascendere ai più alti gradi della Repubblica. Dei dieci personaggi presenti, intervengono nella discussione sette: Socrate, Cefalo e Polemarco, Trasimaco, Clitofonte, Glaucone e Adimanto. Nell'intensa attività di recupero dei classici, vediamo impegnati, all'inizio del Quattrocento, Umberto Decembrio e il Crisolora che traducono la Repubblica di Platone. Sesto e settimo libro descrivono la teoria della conoscenza, ottavo e nono dello Stato e della famiglia ed infine il decimo dell'immortalità dell'anima con il Mito di Er. Socrate, tuttavia, continua la discussione aggiungendo per prima cosa che, essendo ignoranza, l'ingiustizia non può essere più forte della giustizia (che è sapienza); e che, evidentemente, l'ingiustizia genera odio e discordia, e quindi debolezza, nei rapporti e nelle associazioni tra uomini, e persino in seno a un singolo individuo o a una singola città. Per di più, proprio nel X libro de La Repubblica Platone dice esplicitamente che solo ai tiranni è riservata la dannazione eterna, loro non potranno più re-incarnarsi. Data la complessità del tema, per chiarire ulteriormente il pensiero platonico riguardo alla conoscenza, all'inizio del Libro VII viene fatto ricorso ad un mito: all'interno di una caverna stanno, incatenati sin dalla nascita, alcuni uomini, incapaci di vederne l'entrata; alle loro spalle arde un fuoco e, tra il fuoco e l'entrata della caverna, passa una strada con un muretto che funge da schermo; per la strada passano diversi uomini, portando sulle spalle vari oggetti i quali proiettano le loro ombre sul fondo della caverna. In realtà Socrate sostiene che la differenza fra i due sessi non è nel genere ma solo nella debolezza naturale della donna di condurre certe attività con la stessa intensità a confronto dell'uomo: «...non c'è quindi nessuna attività di coloro che amministrano la città che sia della donna in quanto donna, né dell'uomo in quanto uomo, ma le nature sono disseminate in ambedue gli animali, e di tutte le attività partecipa la donna secondo natura, e di tutte del pari l'uomo; solo che la donna è più debole dell'uomo.». M. Vegetti, Platone, La Repubblica, traduzione e commento a cura di M. Vegetti, 7 voll., Napoli, Bibliopolis 1998-2007 (questi volumi comprendono una traduzione italiana commentata della Repubblica, a cura di M. Vegetti, e, per ciascun libro del dialogo, un’ampia serie di saggi di interpretazione a … Voto Medio. La confutazione prosegue su altre linee: l'uomo giusto, essendo il miglior custode di denaro, sarà anche il miglior ladro (secondo il principio, esagerato per l'occasione, per cui "chi è molto abile nell'attaccare lo è anche nel difendersi"); e ancora (questa è la linea di attacco più forte), danneggiare qualcuno non può condurre che a un suo peggioramento: ma la giustizia non può rendere più ingiusti, così come la musica non può rendere musicalmente ignoranti. Trasimaco, però, si affretta a specificare che egli, quando parla di "governante", intende una persona che, nella misura in cui detiene il potere, non sbaglia mai a legiferare: se sbagliasse, non lo farebbe in quanto governante, ma in quanto uomo[15].

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